Faretti in gesso o alluminio? Illuminare ad arte la casa

by Gaia Miacola

Meglio faretti in gesso o in alluminio?

Cosa scegliere in casa per avere un effetto di luce perfetto, né troppo forte, né addirittura buio?

Facciamo però prima un passo indietro. Illuminare ad arte è difficile e ce lo insegnano anche i migliori lighting designer. Non basta inserire faretti qui e là: la luce deve saper raccontare una storia.

Spesso perdiamo di vista questo punto importantissimo in un progetto di interior. Una casa non è un catalogo di arredi e punti luce. La luce deve illuminare qualcosa e deve saper creare atmosfere. A volte teatrali, a volte più romantiche, decidi tu assieme al progettista quale concept dare alla tua abitazione.

Vedo e sento spesso chiedere: “quanti punti luce o quanti faretti devo mettere in casa? E qui non lo aggiungiamo un faretto che fa buio? E nel bagno invece: posso abbondare con i faretti o è meglio un faro puntato in fronte?”. Chi non ha mai avuto queste mille perplessità durante i lavori di casa?

Ebbene sì, ti confesso una triste verità: i lighting designer, ahimè, non consigliano le luci tecniche (faretti e binari) troppo impattanti. La luce deve esserci, ma il corpo illuminante non deve essere (troppo) visibile.
Questa rivelazione cambia quindi il nostro punto di vista sull’illuminazione degli interni. Che senso ha riempire il living di faretti per un look simil sala ricevimenti? Nessuno.

L’abbagliamento o la iper illuminazione sono errori, così come una luce dal colore non adeguato, oppure con una potenza o un fascio non studiati.

Mi rendo anche conto che spesso i clienti hanno una sorta di fobia del buio e chiedono insistentemente di aggiungere corpi illuminanti dovunque, anche dove non ce n’è bisogno.

Al di là della quantità delle sorgenti di luce è importante anche la qualità della luce che si utilizza in casa. I faretti e i led non sono tutti uguali. Non si può dire: l’uno vale l’altro! C’è invece un abisso tra un corpo illuminante ed un altro.

Faretti in gesso e faretti in alluminio

Scegliere i faretti giusti

La distinzione non riguarda solo il materiale con cui sono realizzati. Non riguarda nemmeno l’aspetto finale da spenti una volta montati (alcuni non vedono nemmeno grandi differenze).

La differenza sostanziale tra le due tipologie riguarda la predisposizione a bordo del led integrato, a differenza dei semplici portafaretti che devono essere completati con una lampadina a led più opportuna. In genere vengono usate le classiche lampade led GU10 o con attacco GU5.3, più raramente lampadine led G9 o G4.

Quando il faretto ha una tecnologia a bordo, ad esempio i faretti da incasso in alluminio con ottica che si acquistano negli showroom di illuminotecnica, stai comprando e montando un corpo completo, con una precisa luce studiata di una certa qualità.

Un faretto in alluminio da incasso è l’unione di un’ottica a un elemento che scherma geometricamente l’angolo di visione del fascio luminoso, ottenendo un’elevata uniformità di illuminamento e il pieno controllo dell’emissione.
L’elemento ottico schermante permette di controllare la riflessione speculare della luce e dunque l’indice di abbagliamento.

Un faretto in alluminio da incasso ha diversi parametri che puoi verificare e paragonare a seconda del tipo di illuminazione che vuoi realizzare.
La luce domestica deve essere quanto più gradevole e non alterare i colori, per rendere l’esperienza domestica quanto più confortevole possibile.

CRI questo sconosciuto

Hai mai sentito parlare di Indice di Resa Cromatica? Se no, ti spiego subito che cosa è.

Il CRI (Color Rendering Index) o IRC in italiano, varia su una scala da 0 a 100, dove 0 è il valore minimo e 100 è il valore massimo, ovvero la resa cromatica della luce naturale del Sole. Ogni tipologia di sorgente luminosa deve riflettere i colori restando il più fedele possibile alle sfumature e tonalità rese dalla luce solare. Alcuni Led hanno però una scarsa resa cromatica, per cui facilmente ci si ritrova con ambienti domestici a luci accese tendenti al giallo/arancio e materiali per nulla valorizzati.

Quando acquisti un faretto controlla nella scheda tecnica il valore di CRI: se è inferiore a 80 vuol dire che la qualità è davvero bassa e puoi aspettarti colori alterati a luci accese. Molti faretti in alluminio di alta qualità hanno un CRI che arriva fino a 98.

Faretti in gesso o alluminio

Un esempio di scheda tecnica

Tonalità di luce

La tonalità della luce viene descritta molto bene tramite la temperatura di colore. Si possono distinguere i seguenti
gruppi principali: tono caldo < 3300 k, neutro 3300-5000 k, luce diurna > 5000 k. Nonostante abbiano la stessa tonalità
di luce, in funzione della composizione spettrale della loro emissione, le lampade possono avere caratteristiche di resa
del colore molto diverse (come descritto sopra).

Il sole si presenta come una sorgente luminosa ideale: la sua luce diretta è quasi perfettamente bilanciata e contiene tutti i colori in quantità praticamente uguale. Ma anche la luce diurna conosce scostamenti di colore: l’apparenza cromatica degli oggetti muta sensibilmente se li guardiamo al mattino presto oppure nel tardo pomeriggio, se è un giorno piovoso oppure immerso nella nebbia.
Le sorgenti luminose, quindi, al di là dell’Indice di Resa Cromatica producono cambiamenti di colore sulle cose
in funzione della loro temperatura di colore in gradi kelvin.

Faretti in gesso o alluminio

A volte quando un faretto è molto scadente non ha senso parlare di temperatura di colore. I 3000k di una sorgente professionale possono essere percepiti come i 4000k di un led più scadente. Insomma, è difficile parlare di temperatura di colore in termini assoluti se la qualità del led è medio-bassa!

In genere per i faretti professionali si prediligono i 3000k nelle zone domestiche e i 4000k negli uffici.

Fascio luminoso

Nella scelta di un faretto devi considerare anche il suo fascio luminoso. Puoi trovare in commercio Led con ottiche a partire da un valore minore di 10° quindi molto strette, fino ad arrivare a uno maggiore di 60°, quindi molto larghe.

Faretti in gesso o alluminioIl successo estetico, funzionale ed economico di un intervento spesso passa attraverso la scelta di un angolo di apertura e un’ottica adeguata. Se ad esempio devi illuminare un piano della cucina, puoi usare faretti Led con ottiche fra i 40° ed i 60° così d’avere una copertura luminosa soddisfacente. Se usassi invece ottiche inferiori a 40°, avresti sul piano dei cerchi di luce molto marcati, viceversa se installassi delle luci Led con ottiche superiori a 120°, avresti una luce scarsa perché troppo diffusa.
In genere le ottiche strette si utilizzano per illuminare tavolini, comodini, oggetti puntuali che meritano una particolare attenzione e una luce più drammatica.

La dimmerazione

dimmer possono regolare la luminosità di un led dallo 0% al 100%. Possono farlo regolando la corrente diretta, attraverso una modulazione di larghezza di impulso (PWM) oppure attraverso un controllo digitale o tramite metodi più sofisticati.

Un led dimmerabile ti permette di controllare l’intensità a seconda delle attività che stai svolgendo. La dimmerazione delle strisce LED, ad esempio, permette di giocare con gli effetti di luce, di aumentare o diminuire l’intensità a seconda delle esigenze e di dare carattere e personalità a spazi e ambienti, con un occhio di riguardo anche al risparmio energetico e al miglioramento dell’efficienza generale.

Faretti in gesso o alluminio? Le mie raccomandazioni

Spesso, quando acquisti un comune faretto in gesso non hai neanche l’idea che ci siano tanti parametri da valutare. Ti preoccupi semplicemente della forma tonda/quadrata o se ha o meno il vetrino!
In realtà, come vedi c’è un mondo dietro!

Alla fine, dunque, cosa conviene scegliere? Come hai potuto leggere, quando acquisti un corpo illuminante da incasso professionale stai comprando molto di più di un semplice faretto. Non a caso ci sono faretti da 200€/pz e faretti da 10€/pz: qualche motivo ci sarà in tanta differenza di costo!

Faretti in gesso o alluminio

Se hai budget o se vuoi un’illuminazione curata e di qualità non fermarti al primo faretto che trovi in ferramenta. Studia le caratteristiche tecniche, cerca di osservarli accesi nei negozi di illuminotecnica e soprattutto cerca di comprendere la differenza tra una soluzione professionale e una low cost.

Non è vero che “noi architetti vogliamo farti solo spendere tanto“: noi architetti, sulla base della nostra esperienza, conosciamo bene la differenza tra una tipologia di faretto ed un’altra, per cui cerchiamo di consigliare la migliore scelta per la tua abitazione. Diffida di un architetto che non ti illustra queste possibilità e non ti spiega la differenza tra un faretto ed un altro!

Considera che una casa è un luogo intimo: non è bello avere una luce troppo sparata o che brucia a livello visivo gli arredi!

Cosa vuoi illuminare nella tua casa? Come e per quanto tempo? Che atmosfera voglio creare? Farsi le domande giuste è il primo step di una illuminazione di qualità.

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