Per scegliere un pavimento e rivestimento in marmo per la casa oggi ci vuole forza e carattere.
Il marmo è un materiale molto frequente negli interni, soprattutto di qualche anno fa, declinato in tantissime varianti e finiture. Lo troviamo nelle case d’epoca, negli androni, nei bagni di lusso e in tante altre situazioni importanti e persino scultoree.
Si sa, il marmo ha costruito – e costruisce ancora – la storia dell’edilizia.
Oggi vedo una controtendenza nell’utilizzo di questo prezioso materiale. L’avvento di compositi e pietre sinterizzate ha preso piede negli appartamenti moderni, per cui spesso vedo preferire, ad esempio, un grés con una stampa ad imitazione della venatura marmorea, piuttosto che una pietra naturale vera.
Come mai questa inversione di rotta? Quali sono i fattori da considerare nella scelta di un materiale piuttosto che di un altro nel proprio interno? È vero che il marmo è una superficie “ingestibile” in casa o è una leggenda metropolitana?
Da architetto mi sento di dover affrontare questo tema e ho preferito farlo con la collaborazione di un’azienda di riferimento nel mercato italiano come Margraf Spa, che da più di 100 anni costruisce e realizza i simboli e i luoghi della cultura del nostro Paese e nel mondo.
Il marmo è nato ancor prima dell’uomo e tutt’oggi fa parte del nostro vivere quotidiano.
Molti dei miei lettori si trovano in fase di scelta dei materiali per la propria abitazione, nuova o in costruzione, e vogliono saperne di più in merito alle potenzialità, ai vantaggi e anche ai rischi di un materiale piuttosto che di un altro.
Io personalmente vivo in un luogo, la Puglia, ricco di tradizione lapidea. Sono abituata ad avere a che fare con pietre, marmi, conci, argille e personalmente i materiali naturali sono la mia “ricetta della felicità”.
Caratteristiche e benefici di un pavimento e rivestimento in marmo
Una delle caratteristiche riconosciute da sempre al marmo è la sua capacità di resistere all’usura del tempo. Il marmo riesce a dare valore all’interno: una pietra naturale caratterizza in modo elegante ogni singolo elemento di un ambiente.
Ci sono alcune situazioni, tipo per case d’epoca o appartamenti minimalisti, in cui scegliere un marmo a pavimento e/o rivestimento è (quasi) d’obbligo per non scadere nel posticcio o nel banale. Affiancare al marmo un parquet – altro materiale naturale – è la combinazione perfetta per un interno che stupisce e non tramonta mai.
Con il marmo è possibile realizzare bagni total look, con i materiali protagonisti del design e forme e colori compatibili. Pavimento, rivestimento e persino il lavabo o gli accessori possono essere integrati per un risultato che sa di perfezione.
Meglio marmo o grés? Cosa conviene?
Il marmo è eterno e, se sottoposto ad usura, acquisisce il fascino del tempo. Inoltre per la sua durezza può essere sottoposto a trattamenti di lucidatura/levigatura in opera che riescono a ripristinarne l’originaria lucentezza.
Il grés porcellanato invece ha una durata limitata e non può essere sottoposto a trattamenti di ripristino. Il grés è pur sempre un materiale stampato e non ha la consistenza di una pietra naturale vera.
Qual è la corretta manutenzione del marmo?
Per assicurare l’eterna durata del marmo diventano fondamentali la corretta pulizia e manutenzione. La pulizia del marmo non richiede particolari accorgimenti come molti pensano: sono infatti necessari semplicemente acqua e detergenti neutri.
Il sapone neutro non solo si comporta da sgrassatore e antibatterico, ma dona lucentezza alle superfici in marmo, non intaccandole.
Per quanto riguarda la manutenzione, soprattutto per i materiali più porosi, esistono dei trattamenti idrorepellenti a base acqua che non alterano il prodotto e che possono essere stesi sulla superficie saltuariamente (una volta all’anno).
È vero che il marmo costa tantissimo?
Si pensa spesso al marmo come a un materiale molto costoso, in realtà ne esistono tantissime tipologie. Ad esempio Margraf a magazzino offre oltre 400 referenze di marmi differenti! Un marmo basico può costare meno di una semplice ceramica, con delle caratteristiche tecniche di durevolezza migliori.
È ovvio che la scelta va sempre commisurata al budget del cliente, ma non serve scartarla a priori solo per un preconcetto. Il marmo, insieme a una corretta illuminazione, può creare dinamismi inaspettati e rivestimenti continui in grado di superare visivamente qualsiasi altro materiale.
Esistono ovviamente anche scelte pregiate e particolari, tagli “su misura” e posati “a macchia aperta”, interessanti quando si vuol rendere il marmo il protagonista assoluto, su specifiche richieste dei committenti.
Chi sceglie il marmo vuole realizzare un interno di valore con le caratteristiche di durevolezza ed esaltazione dei volumi interni.
Il marmo è solo lucido o opaco?
No! Ci sono diversi tipi di lavorazione (lucidatura, levigatura, spazzolatura, bocciardatura), che vengono effettuate in linea.
Margraf Innovation Lab, il polo creativo di Margraf, ogni giorno studia e applica nuove lavorazioni sul materiale marmo. Margraf è infatti impegnata nello sviluppo di inedite sfumature di colore e di ricerche stilistiche e tecnologiche che si ispirano alla natura.
Ad esempio Fluctus è una collezione di rivestimenti in 3D che evoca i riflessi di luce e le increspature delle onde del mare. Ciascuna texture ideata viene accostata a una specifica selezione di materiali, il risultato è un rivestimento composto da moduli standard (80×80 cm, spessore 2 cm), con delle finiture tridimensionali, lucide e opache, che attraverso la complicità della luce provocano un effetto visivo piacevole, mostrando così l’autentica bellezza del marmo secondo una prospettiva dinamica.
Fluctus Collection è disponibile in 4 texture differenti, ognuna delle quali prende il nome di un mare, Mediterraneo, Egeo, Ionio e Tirreno. I materiali sono Fior di Pesco Carnico®, di cui Margraf detiene l’unica cava esistente al mondo, Crema Nuova e Grigio Carnico.
Come mai il marmo non viene più utilizzato nei top cucina? Bisogna effettuare qualche trattamento prima?
In realtà le ultime tendenze stanno riproponendo il marmo in cucina con venature importanti e finiture particolari: è sufficiente un trattamento idro-olio-repellente per la cucina.
Il marmo in cucina ha il vantaggio di non essere sensibile al calore, ma di essere un buon conduttore di calore, ideale per riscaldamento a pavimento (ci mette tanto a riscaldarsi, ma ha dei tempi lunghi di propagazione del calore).
Qual è il tipo di marmo più richiesto oggi?
Considerando che le tipologie di marmo sono infinite, non ci sono marmi più o meno richiesti. In questi ultimi periodi però la tendenza sta cambiando. Dall’uniformità delle pietre si è ritornati alla riscoperta dei marmi venati, colorati, tagliati in grandi formati e disposti a macchia aperta o a vena ricorrente, in stile Mies Van Der Rohe per il suo Padiglione Barcellona.
– Questo articolo è scritto da me in collaborazione con Margraf Spa. Sostieni i brand che supportano il blog!