Come pulire la rubinetteria in finitura senza rovinare tutto

by Gaia Miacola

Come  pulire la rubinetteria in finitura senza rovinare tutto? Hai acquistato una nuova rubinetteria per il tuo bagno, magari color oro o verniciata e non sai come gestirla? E soprattutto, si possono usare prodotti aggressivi o complicati?

In questo articolo ti accompagnerò passo passo a capire come mantenere al meglio la tua rubinetteria, con delicatezza, detergenti semplici e un pizzico di buon senso.

Sempre di più oggi i miscelatori bagno sono dei veri e propri pezzi di design domestico + contract e, da qualche anno, sono diffusissime sul mercato mondiale nuove finiture, verniciature e PVD, ormai di tutti i colori e finish.

Dal lato utente è però parecchio complicato saperle gestire nel quotidiano, perché si tratta di sistemi ad alta usura, dato che sono soggetti a calcare, uso, pulizia e impronte.

Negli scorsi mesi ho avuto il piacere di fare più visite formative presso diversi top brand di rubinetterie made in Italy e tutti hanno sottolineato la necessità fondamentale di avere cura del prodotto prima, durante e dopo la sua installazione.

Innanzitutto cerca di memorizzare quale tipo di rubinetto hai comprato, su quale base (se acciaio o ottone) e con quale finish (se cromato, verniciato, spazzolato, PVD, ecc) perché i processi di pulizia e le sostanze indicate potrebbero variare di finitura in finitura.

pulire la rubinetteria in finitura

Perché la delicatezza è importante per pulire la rubinetteria in finitura

Quando parliamo di superfici cromate o verniciate, ma anche di acciaio per alcuni versi, il rischio è dietro l’angolo: un prodotto troppo forte, una spugna sbagliata, e il danno è fatto. Si possono creare graffi, aloni opachi o – peggio ancora – far saltare via la finitura.

Per far durare le tue rubinetterie nel tempo, belle come appena montati, devi abituarti ad una micro manutenzione costante. La cosa più semplice che puoi fare è asciugare l’acqua che si deposita e stagna sul miscelatore più volte possibile.

Lo so che ti sembrerà una follia, ma è la stessa logica del lavarsi i denti dopo aver mangiato per evitare la carie: prevenire è meglio che curare.

Asciugare i rubinetti subito dopo averli bagnati è una piccola abitudine che fa una grande differenza. L’acqua del rubinetto, soprattutto se dura, contiene sali minerali (come calcio e magnesio) che, una volta evaporata l’acqua, restano sulla superficie sotto forma di macchie biancastre. Se non asciughi subito, queste macchie si accumulano, diventano più difficili da rimuovere e rovinano l’aspetto del rubinetto.

Un rubinetto che viene asciugato ogni giorno richiede meno manutenzione straordinaria: niente incrostazioni ostinate, niente ore a strofinare. È uno di quei piccoli gesti che fanno risparmiare tempo e fatica a lungo termine.

Questo vale in generale per tutte le finiture, dal cromo tradizionale al PVD di ultima generazione. Ti basta un panno morbido a portata di mano – magari tenuto vicino al lavandino – per trasformarlo in un’abitudine quotidiana.

Piccole info generali:

  • Se usi prodotti per capelli o detergenti molto forti, fai attenzione a non farli colare direttamente sulla rubinetteria.
  • Nel caso in cui utilizzassi saponi spray, spruzzali sul panno e mai direttamente sul prodotto per evitare ristagni in zone difficilmente pulibili.
  • Non lasciare panni o spugne umidi sulle superfici dei rubinetti per evitare la formazione di macchie di acqua.
  • Nel caso di soffioni, doccette, colonne doccia e getti laterali con ugelli in silicone, consiglio un utilizzo frequente per prevenire la formazione del calcare. Un utilizzo saltuario favorisce la sedimentazione di calcare con il conseguente malfunzionamento del prodotto e getti di acqua non regolari. Massaggia gli ugelli frequentemente.

pulire la rubinetteria in finitura

Pulizia della rubinetteria cromata

La cromatura è una finitura lucida e riflettente che si effettua sul corpo in ottone, molto diffusa per la sua eleganza e resistenza. Tuttavia, è anche soggetta a macchie d’acqua e calcare se non mantenuta con costanza.

Come farlo senza sbagliare

  1. Risciacquo iniziale: Passa un panno inumidito con acqua tiepida sulla superficie per rimuovere polvere e residui leggeri.
  2. Detergente delicato: Prepara una soluzione con acqua tiepida e qualche goccia di sapone neutro. Immergi il panno e strofina con movimenti circolari.
  3. Contro il calcare: Se ci sono incrostazioni, puoi usare una soluzione composta da acqua e aceto bianco (in parti uguali). Applica con un panno e lascia agire per qualche minuto, poi risciacqua abbondantemente.
  4. Asciugatura: Asciuga immediatamente con un panno asciutto in microfibra per evitare nuove macchie.

⚠️ Evita assolutamente spugne abrasive, prodotti anticalcare aggressivi e detergenti a base di ammoniaca o candeggina. Possono intaccare la cromatura e causare opacizzazione o ruggine.

Lo so che a volte sei preso/a dalla tentazione di usare la candeggina come se non ci fosse un domani! Ammetti che a volte la lasci anche agire per un’oretta spruzzandola direttamente sul miscelatore, nella speranza che torni lucido ed igienizzato. Ebbene sì, è un grande errore. La scromatura è molto frequente in abitazioni dove si usano prodotti aggressivi senza diluirli, senza risciacquo o molto frequentemente.

pulire la rubinetteria in finitura

Pulizia della rubinetteria verniciata

Le rubinetterie verniciate, spesso in finitura nera opaca, bianca o colorata, sono molto apprezzate per il loro design contemporaneo. Tuttavia, sono più delicate e sensibili ai graffi e ai detergenti aggressivi.

Come farlo al meglio

  1. Polvere via subito: Rimuovi la polvere con un panno asciutto per evitare di strofinarla e creare micrograffi.
  2. Pulizia con acqua e sapone: Mescola acqua tiepida e un detergente neutro, poi strofina delicatamente con un panno morbido. Evita di premere troppo.
  3. Zone complesse: Usa un batuffolo di cotone per pulire eventuali angoli o fessure senza graffiare la superficie.
  4. Asciugatura: Asciuga con un panno pulito e morbido. Questo passaggio è fondamentale per evitare aloni.

Evita alcol, acetone, aceto puro, spray multiuso aggressivi, spugne abrasive. Possono danneggiare irrimediabilmente la vernice.

Tip utile: i prodotti specifici professionali, tipo marchio FILA, sono studiati appositamente per la manutenzione della tua rubinetteria in finitura. Evita i trattamenti anti-calcare in spray da supermercato.

Se devi scegliere un rubinetto di cui non puoi avere tanta cura o manutenzione (case stagionali, b&b, cucine esterne…), evita di scegliere la verniciatura nera su cui sarà più evidente il calcare stagnante.

Per la versione spazzolata, pulisci la rubinetteria seguendo il verso della spazzolatura, questo ti permetterà di non rischiare dei micro graffi superficiali.

pulire la rubinetteria in acciaio

Pulizia della rubinetteria in acciaio

L’acciaio INOX 316 è una scelta amatissima per la rubinetteria: moderno, resistente, facile da abbinare e — diciamocelo — bellissimo da vedere. Ma anche lui, come ogni bel materiale, ha bisogno di un po’ d’attenzione per restare impeccabile perché è molto resistente, ma non è eterno. E no, non serve lucidarlo ogni giorno come un trofeo: bastano i gesti giusti, i prodotti giusti, e un panno morbido.

L’acciaio è sensibile all’acido di ammonio (ammoniaca e simili), sia se spruzzato direttamente che nebulizzato nell’aria. Per questo dovrai evitare di usarlo e dovrai arieggiare bene l’ambiente se lo utilizzi su altre superfici in casa.

Non lasciare oggetti o detriti ferrosi per evitare fenomeni di corrosione per contatto.
Verifica che la tua acqua non contenga depositi ferrosi che possono scatenare ossidazione sia sull’acciaio del rubinetto che su altri dispositivi (caldaia, termosifoni…).
Evita prodotti che contengono cloruro o suoi componenti perché potrebbero ossidare o macchiare in modo irreparabile il prodotto.
Non lasciare in prossimità della rubinetteria confezioni di prodotti chimici o detersivi aggressivi perché le esalazioni potrebbero corrodere l’acciaio.

Procedura di Pulizia

  1. Rimuovi la polvere o gli schizzi freschi: passa un panno morbido appena umido sul rubinetto per togliere la polvere o le goccioline d’acqua. Se è solo leggermente sporco, questo basta.
  2. Detergi con delicatezza: prepara una ciotolina con acqua tiepida e qualche goccia di sapone neutro. Immergi il panno e pulisci seguendo la direzione della satinatura (se il rubinetto è spazzolato), così eviti di lasciare segni visibili.
  3. Contro il calcare leggero: se noti piccole macchie bianche, usa una miscela di acqua e aceto bianco (metà e metà). Applica solo sulle zone interessate, lascia agire qualche minuto e risciacqua molto bene. Attenzione: evita l’aceto su acciaio satinato o spazzolato non protetto, se non sei sicuro del trattamento superficiale.
  4. Asciuga subito: come per le altre finiture, è fondamentale asciugare con un panno asciutto in microfibra per evitare aloni e segni d’acqua.

pulire la rubinetteria in pvd

Pulizia della rubinetteria in PVD

Il PVD, acronimo di Physical Vapor Deposition (deposizione fisica da vapore), non è solo una finitura estetica: è una vera armatura contro graffi, calcare e ossidazione. Ma questo non significa che puoi dimenticartene!

Il PVD è una tecnologia che riveste il rubinetto con metalli vaporizzati in una camera a vuoto, trasformandosi in particelle che si depositano in modo uniforme sulla superficie del rubinetto. Il rivestimento si lega a livello molecolare con il materiale sottostante (solitamente acciaio o ottone), creando una finitura dura e resistente ai graffi, impermeabile all’umidità e alla corrosione e dunque più durevole nel tempo.

Una superficie disponibile in finiture stupende: nero opaco, oro spazzolato, bronzo, rame… tutte dal look contemporaneo e sofisticato. Ma attenzione: anche se il PVD è più tenace delle verniciature classiche, non ama essere maltrattato.

Procedura passo dopo passo

  1. Rimuovi impronte e schizzi con acqua: bagna il panno in microfibra con acqua tiepida e passalo sul rubinetto con movimenti delicati. Già così, molte impronte e polvere andranno via.
  2. Lava con sapone neutro: metti qualche goccia di sapone su un panno inumidito e strofina con movimenti circolari. Non usare mai spugne abrasive o prodotti aggressivi.
  3. Risciacqua bene: lasciali sempre perfettamente risciacquati: anche i residui di detergente delicato possono a lungo andare lasciare segni.
  4. Asciuga sempre subito: è il passaggio più importante: il PVD ama restare asciutto. Usa un panno asciutto e morbido per evitare aloni, soprattutto se l’acqua della tua zona è ricca di calcare.
  5. Per il calcare ostinato (con cautela!): mescola aceto bianco con acqua (1 parte di aceto, 4 di acqua), immergi un angolo del panno, applica solo sulla zona incrostata per pochi minuti, poi risciacqua subito e asciuga bene. Non farlo troppo spesso e solo se strettamente necessario.

Evita assolutamente:

  • Spugne ruvide, pagliette o spazzole.
  • Unipol (pasta), candeggina e prodotti a base di cloro
  • Prodotti sgrassanti forti

  • Alcol, acetone o solventi

  • Detergenti acidi non diluiti

Tip utile: ogni azienda allega al prodotto, all’interno della confezione, istruzioni e procedimenti di manutenzione. Leggili e conservali con attenzione per evitare danni irreparabili al tuo bagno!

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