Senti la necessità di migliorare la casa? Hai appena realizzato l’arredo, ma ti sembra di aver sbagliato tutto? Hai dubbi sulla tua situazione attuale che ti sembra un po’ spenta e non ben coordinata?
Molto probabilmente hai solo necessità di un piccolo relooking o di sistemare meglio alcune cosette. In questo articolo cercherò di spiegarti come correre ai ripari senza dover buttare tutto all’aria in perfetto stile tsunami.
? Piccola postilla: spesso si richiede l’aiuto di un architetto o progettista di interni solo dopo che si è deciso l’80% delle cose in casa. Direi che la strategia migliore sia invece chiamare un esperto prima di aver messo mani a colori e materiali in modo irreparabile, per evitare danni ben più onerosi.
Partiamo quindi dalla domanda che mi fate tutti i giorni, come miglioro casa mia? Perché il mio appartamento sembra così spento e scoordinato? La risposta potrebbe essere in questo articolo, assieme a (qualche) furba soluzione.
Causa n.1: hai sbagliato pavimento
Non smetterò mai di ripeterlo: il pavimento fa (quasi tutta) la casa. Chiaro che si tratta di un argomento da “maneggiare con moltissima cura” perché, se è vero che hai scelto un pavimento che non ti piace, è anche vero che sostituirlo dopo poco è un suicidio economico.
Magari sei nella situazione di poterlo cambiare perché si tratta di un materiale un po’ vecchiotto, però l’idea di traslocare, demolire e convincere tuo marito che deve dormire dalla suocera per 6 mesi, è più inquietante che tenere quell’orrore in casa per sempre (riferito al pavimento).
Cambiare tutto, non cambiare niente: l’eterno dilemma di chi vuole rifare casa ma senza sbattimenti.
E allora si aprono due scenari possibili e un terzo che fa un po’ pezza a colore. Il primo è sovrapporre al pavimento esistente una resina. Si tratta di un materiale che non ha spessore, se non 2-3mm, che ha un aspetto monolitico, bello pulito, fa molto casa da rivista. Di contro è un po’ costosetta e richiede una manodopera specializzata. Devi comunque uscire di casa per almeno una settimana abbondante, diciamo 10gg di vacanza al mare, e sgomberare tutto l’arredo. Non dovrai rifare le porte e le finestre e potrai dire addio al vecchio “look piastrellato” che avevi.
Altro scenario: sovrapporre un parquet o un laminato alla situazione esistente. È un lavoro “pulito”, ossia senza demolizioni, ma anche qui dovrai liberare tutto l’arredo (a meno che non mantieni gli armadi e la cucina e vai a lavorare sotto gli zoccolini) e sicuramente dovrai tagliare le porte. Per le finestre hai qualche piccola speranza nel caso di soglie rialzate, ma è pur sempre da valutare. Leggi anche: Soglie per finestre: 6 idee contemporanee per realizzarle
Terza soluzione: riempire casa di tappeti per coprire il copribile. Non è una soluzione adatta se soffri di allergie o di manie di pulizia, ma in alcuni casi può essere un salvavita economico per smorzare un pavimento troppo presente e dunque troppo pesante.
Motivo n.2: hai pezzi di arredo non studiati
Un problema di chi sente che la casa sia poco armoniosa deriva dall’aver ragionato un po’ a compartimenti stagni per la definizione dell’arredo. Spesso si procede per ordine, prima la cucina, poi il divano, poi il mobile tv… spuntando un capitolo alla volta, ma perdendo facilmente di vista il focus dell’insieme.
Purtroppo, mi duole ammetterlo, la casa non è un Excel. Un arredo non studiato, in termini di colori, abbinamenti, richiami di legno, metalli e coordinamenti cromatici vari non è gestibile e porta allo schianto.
Su questo punto persino noi architetti arriviamo a smadonnare forte, quando il cliente decide di prendere pezzi da più mobilieri pretendendo di coordinare perfettamente le cromie di ogni azienda. E come si fa. Il tortora di tizio non è uguale al tortora di caio che non è per niente uguale al tortora di sempronio, mi pare ovvio.
Ti suggerisco di limitare i danni. Aspetta a comprare cose che realmente non ti servono o che non stanno bene o che sono troppo ingombranti o piccole per quella parete. Cerca di capire come coordinare più pezzi, se attraverso il colore o le linee oppure le modularità. Lo so, è difficile. Parti dal semplice per poi arrivare alle parti più complesse.
Meglio mantenersi minimalisti piuttosto che aggiungere troppe cose e poi non saperle più coordinare.
Quando io progetto un arredo cerco di non perdere mai di vista 3 focus:
- 1. la funzionalità;
- 2. la componente estetica;
- 3. il contenimento.
L’idea chiave è avere un mix di queste tre cose e il risultato sarà sicuramente utile, bello e contenitivo. Quando una delle tre caratteristiche manca si notano subito delle sporporzioni e dunque delle disarmonie nel contesto.
Causa n.3: non ci sono texture
Lo dicono tutti gli interior designer più famosi: una casa senza texture è triste. Ma che vuol dire? Vuol dire che hai usato troppi materiali “piatti”, ad esempio solo laccati o laminati lisci, non hai niente in legno a vista, i tessuti sono “cheap” e le pareti semplici. Il risultato è dunque poco interessante.
L’ideale sarebbe creare il giusto compromesso tra materiali venati e materiali naturali, con qualche tocco decorativo. Lo so che questa è una proporzione a cui gli occhi allenati degli architetti/interior sono più abituati, ma cerco di trasferirti qualche esempio per farti capire come funziona.
Un wallpaper (sobrio) può migliorare la situazione generale, soprattutto se hai molte superfici laccate, oppure un bel tappeto grande o un bel pavimento possono salvare la percezione dell’interno. Se c’è del legno, dei tessuti morbidi con trame e una carta da parati già è un buon inizio. Ovviamente cerca di tenere sotto controllo le cromie del tutto, ma in genere in questo sei già più bravo.
Motivo n.4: la luce fa pena
Qui tocco un tasto dolente: spesso un interno è da migliorare perché non ci sono punti luce sufficienti né interessanti. Diciamo che avendo solo un lampadario a centro stanza è difficile creare degli ambienti wow. Si potrebbe utilizzare una sospensione di design, bella da vedersi, ma io penso che la luce migliore in casa debba avere più angolazioni, cioè essere un po’ più varia.
Per migliorare questa situazione devi essere disposto a realizzare qualche traccia elettrica, per aggiungere degli elementi illuminanti di maggiore interesse. Puoi provare anche ad illuminare gli arredi, ossia a incassare strisce led in mensole, librerie o nicchie, oppure sotto qualche pensile sospeso.
La progettazione della luce è molto importante ed è bene che sia effettuata correttamente in fase di posa dell’impianto elettrico. Ovviamente spesso chi fa casa si fida di chi gliela vende e non ci pensa, ma poi i nodi vengono tutti al pettine e ci si pente subito dopo.
Se non vuoi realizzare tracce perché non conosci nessun elettricista o non vuoi ritornare dalla suocera per 6 mesi, puoi utilizzare un binario magnetico con degli spot che si aggiungono a piacimento. In questo caso, essendo gli spot direzionabili, puoi focalizzare la luce su alcuni punti interessanti dell’arredo.
Un’altra alternativa valutabile è aggiungere qualche piantana o luce da terra particolare. Ci sono tante soluzioni in commercio in grado di svecchiare un ambiente solo grazie a una presa di corrente. Cerca la migliore per la tua casa!
Migliorare la casa: prova con angoli visivi di accento
Sicuramente a forza di pensare alla casa, sarai diventato un esperto di ricerche online in materia di “immagini da copiare“. Avrai il Pinterest zeppo e il feed dei salvati di Instagram come il Po in piena.
Forse sei anche un po’ in burnout. Troppa roba.
Bene, vuol dire che è arrivato il momento di copiare per davvero. Ispirati realmente a qualcosa, cioè a qualcosa che assomigli davvero a casa tua, con lo stesso pavimento, la stessa visuale di luce e prova a copiare. Uguale uguale. Magari vien fuori un angolo eccezionale in grado di rianimare tutta la casa. Sì, perché un trucchetto di noi architetti è che quando non possiamo lavorare sul tutto, cerchiamo di farlo bene su piccoli pezzi, cioè su parti di accento, angoletti belli e situazioni che i social definiscono “instagrammabili”.
Non sarà un morto che resuscita, ma sicuramente è un piccolo salvavita che migliora il senso di accoglienza della casa. Del resto c’è sicuramente qualcosa che ti fa innamorare al volo e che ti fa dimenticare i piccoli difetti che ciascuno ha, anche le case.
Parti dalla piccola scala per arrivare agli ambienti più grandi. Cosa ti serve, introdurre uno specchio, una lampada di design, un tappeto nuovo, una poltroncina bella? Osa, vedi come sta e poi parti all’attacco con un altro angolo.
In bocca al lupo!