Chiudere terrazzo per ricavare stanza in 4 passi

by Gaia Miacola

Chiudere un terrazzo o un balcone è un’idea pazza che ti sarà balenata almeno una volta nella vita, ma com’è possibile farlo regolarmente senza abusi, rispettando la legge?

La possibilità di ricavare spazi extra dal terrazzo o dal balcone per una stanza, camere, ripostigli, depositi e zone pranzo di taglia medium o large è qualcosa che fa davvero gola a tutti, soprattutto quando si è alle prese con un terrazzino o un balcone piuttosto profondo.

Diciamo la verità, siamo circondati da edifici verandati. Negli anni ’70-’80-’90 c’è stato un boom di cucinini e zone deposito ricavate nelle stringhe strette dei balconi dell’epoca.

Chiunque, se ha potuto, ha approfittato di quello spazio in più che fa sempre gola in ogni stagione.

L’Anticorodal è stato il materiale principe di quegli anni. Profili bronzati o color alluminio e vetri più o meno trasparenti hanno permesso a migliaia di italiani di spostare diverse funzioni all’esterno, cosa alquanto comoda in case piccole.

Chiudere terrazzo senza abuso è possibile?

Come chiudere terrazzo senza abusi

Se ti stai chiedendo se sia ancora possibile chiudere un terrazzo o un balcone per ricavare più spazio e migliorare gli ambienti di casa, oppure si incorre in sanzioni edilizie?

Facciamo chiarezza.

Innanzitutto specifico che per veranda si intende un “locale o spazio coperto avente le caratteristiche di loggiato, balcone, terrazza o portico, chiuso sui lati da superfici vetrate o con elementi trasparenti e impermeabili, parzialmente o totalmente apribili“.

Verandare dunque significa in soldoni “chiudere con delle vetrate un balcone o un terrazzo”.

Vediamo come comportarsi e magari dopo prendi qualche spunto da queste 70 idee per arredare il balcone.

Passo 1: verificare che si possa fare davvero

Niente opinioni personali o chiacchiere da bar.

Andrebbe effettuata in via preliminare una verifica all’Ufficio Tecnico del Comune di appartenenza sulla possibilità di realizzare una veranda senza permessi o senza determinate procedure burocratiche, come ad esempio l’apertura di una SCIA o addirittura la richiesta di un Permesso a Costruire.

Al livello condominiale, il fastidio starebbe nel fatto che la struttura verandata dovrà, per ovvie cause, attaccarsi ad un balcone superiore non proprietario, cosa che può lasciare ampio margine di litigio. Nelle nuove costruzioni conviene far aggiungere già nella vendita il consenso del vicino del piano di sopra a questa eventuale parte vetrata.

Un altro impedimento sta nel fatto che con una veranda si potrebbe rovinare il complesso estetico del prospetto, per cui, in linea generale, è sempre meglio chiedere il consenso a tutti i condomini, in sede di assemblea, a meno che non l’abbiano già fatto tutti o se nel regolamento condominiale sia già autorizzato.

In genere vale la regola che se porta beneficio solo al singolo proprietario e non determina alcun miglioramento per la collettività, la veranda deve essere demolita quando non autorizzata. Ovviamente non tutti i casi di veranda vanno ad inficiare l’aspetto estetico del condominio.

Una veranda realizzata sulla terrazza a livello del proprio appartamento nella parte retrostante del fabbricato, ad esempio, che già in stato di degrado dal punto di vista del decoro architettonico, non ha lo stesso impatto di una veranda realizzata sul prospetto principale di un condominio di nuova realizzazione!

Passo 2: attenzione alle “soluzioni alternative” 

Chiudere un balcone

Chiusura con tende verticali

Quando devi chiudere un balcone hai a disposizione una vasta letteratura di opinioni.

La realtà è che, con qualsiasi mezzo sia fatto, anche ad esempio con pannelli di vetro a soffietto, deve considerarsi come un nuovo locale autonomamente utilizzabile che difetta del carattere della precarietà, dato che non è un’opera che sopperisce ad esigenze temporanee e contingenti, ma è destinata a durare nel tempo ampliando il godimento dell’immobile.

In generale chiudere un balcone o un portico, trasformandoli in una veranda o in un giardino d’inverno, aggiunge volume alle abitazioni e per questo, prima di eseguire i lavori, è necessario verificare che ci sia volumetria residua sufficiente per la costruzione.

Nessun produttore di vetrate può dare una certificazione definitiva sulla libera installazione. L’ente che può interpretare o meno un prodotto come rimovibile/smontabile è soltanto il Comune che può determinare regole differenti sul territorio.

Alcuni Comuni definiscono “veranda”, soggetta a Permesso di Costruire, anche la chiusura di un balcone con vetrate apribili a libro non a taglio termico. Per questo serve sempre fare un passaggio all’Ufficio Tecnico per evitare problemi.

Chiudere un balcone

I vetri a chiusura andrebbero autorizzati prima del montaggio

In linea di massima, ciò che si può o non si può fare e quali permessi è necessario chiedere, dipende dalla combinazione di diversi fattori, di cui il principale è il tipo di abitazione su cui si interviene.

Come ho già detto, se sei in un condominio, devi far riferimento anche al Regolamento Condominiale e alla Delibera dell’Assemblea.
Se sei in condominio o indipendente, devi comunque far riferimento al Regolamento Comunale per scongiurare eventuali abusi edilizi.

Per evitarli e per evitare di richiedere un Permesso a Costruire, è importante che la struttura che andrai a realizzare sia temporanea, mobile e removibile. Ecco qualche idea per rinnovare gli spazi esterni con stile.

Passo 3: chiudere terrazzi o balconi senza rogne o autorizzazioni

Uno stratagemma per evitare di richiedere permessi o di incappare in spiacevoli litigi tra condomini è l’utilizzo di tende da sole a caduta verticale, magari dotate di cassonetto maxi e guide anti vento, con scorrimento del telo vincolato nelle guide tramite sistema brevettato con cerniera a zip.

Chiudere un balcone

Il risultato di questo sistema è una chiusura pressoché ermetica.

Come materiale si potrebbe anche utilizzare il pvc trasparente per avere la possibilità di godere della vista anche in inverno.

Chiudere un balcone

Pergotenda Pratic

Le altre strutture amovibili assieme alle tende sarebbero pergolati aperti, tettoie, Pergotende®, pensiline o serre bioclimatiche.

In generale una Pergotenda® sarebbe un altro sistema possibile e non soggetto ad autorizzazioni. Anche se la struttura è ancorata stabilmente alle pareti perimetrali dell’edificio e alla superficie del terrazzo, la sua tenda retrattile è considerata un’opera temporanea. In questo caso sembrerebbe possibile anche chiudere un balcone mediante una Pergotenda® con pareti vetrate scorrevoli a pacchetto, esclusivamente se installate su Pergotende® che presentano un telo retrattile.

In ogni caso conviene sempre informarsi presso un tecnico o il Comune di riferimento per essere sicuri al 100% della sua fattibilità legale.

Chiudere un balcone

Serra bioclimatica

Una serra bioclimatica è una soluzione ecologica alternativa che, affinché possa essere installata senza richiedere alcun permesso, deve possedere i seguenti requisiti:

  • il volume della serra non deve superare il 10% del volume del palazzo
  • deve avere superfici vetrate per il 70% della superficie totale, compreso il tetto
  • deve assicurare la riduzione del fabbisogno energetico del 20% per il riscaldamento invernale (è questo il suo scopo infatti)
  • deve essere esposta a sud-ovest o sud-est e priva di impianto di climatizzazione

Anche qui fai un passaggio all’Ufficio Tecnico per essere certo che il Comune approvi una tale soluzione.

Passo 4: chiudere un terrazzo regolarmente con le dovute autorizzazioni

Se hai in mente grandi cose e vuoi chiudere un balcone o un terrazzo regolarmente, puoi contattare un Tecnico locale (geometra, architetto o ingegnere) oppure recarti personalmente presso l’Ufficio Tecnico per capire quanti metri puoi sfruttare per la tua volumetria aggiuntiva.

In genere è meglio incaricare un Tecnico per accertarti di eventuali vincoli o impedimenti vari e anche per redigere il progetto.

Il progetto poi sarà presentato al Comune di riferimento per ottenere il Permesso a Costruire.

Chiudere un balcone

Con il Piano Casa è possibile ampliare casa sul terrazzo aggiungendo fino al 20% della volumetria esistente dell’edificio.

Trattandosi di un intervento strutturale deve essere redatto un progetto esecutivo con dimensionamento e verifica che includa la valutazione della resistenza dell’edificio soggetto a carichi aggiuntivi; gli elaborati vanno allegati alla richiesta di autorizzazione da inoltrare all’Ufficio del Genio Civile regionale.  

Chiudere un balcone

L’ampliamento sarà incluso nel volume residenziale anche dal punto di vista energetico, tutte le superfici disperdenti a contatto con l’esterno ed il sistema edificio/impianto, devono quindi rispondere ai requisiti della normativa specifica ed essere verificati dal tecnico incaricato.

L’ampliamento è soggetto al rispetto delle norme sulle distanze. Le distanze legali possono trovare la loro regolamentazione non solo nel Codice Civile ma anche nei piani regolatori comunali.

Chiudere un balcone

Come vedi non è proprio semplice chiudere un balcone in modo permanente, anche se di pochi metri quadri! Leggi anche: come arredare un terrazzo.

Una volta accertata la possibilità di guadagnare cubatura, puoi poi decidere di chiudere in vetro, metallo, infissi, muratura o legno. Ampissima scelta per realizzare un progetto da sogno!

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